"Oggi, a un secolo e mezzo dall'unica Storia della Valsesia disponibile (quella del Tonetti), nel solco fecondo degli studi medioevalistici di Carlo Guido Mor, riunisco in quetso rapido schizzo il mio umile e appassionato contributo alla storia della valle, che ancora attendeva una paziente ricomposizione. Alle Carte valsesiane del Mor, per i secoli della dominazione dei conti di Biandrate e della faticosa affermazione dell'indipendenza dell'Universitas Vallis Sicide, ho la ventura di poter aggiungere un consistente manipolo di pergamene inedite. Per l'età moderna, l'esigenza di una sintesi aggiornata, non più differibile, delle vicende che hanno contrassegnato il lungo cammino storico della valle, è stata agevolata dagli innumerevoli e talvolta profondi studi monografici usciti negli ultimi decennisu singoli aspetti della storia valsesiana. Tuttavia la parte più autentica del mio tentativo di ricostruire la vita prima che la storia del popolo valsesiano - i traffici transalpini, le vicende climatiche, le calamità, l'economia della terra e della montagna - attinge a piene mani in preziosi manoscritti, quali le settecentesche Cronache del Campello di A. Tensi o le Briciole di storia patria di quell'incarnazione stessa della Valsesia di un tempo che è stato l'abate Antonio Carestia." Dalla nota introduttiva di Enrico Rizzi